Il Matcha

100% foglie di tè, niente altro. Viene coltivato e prodotto in modo unico da coltivatori artigianali in Giappone. Le foglie non vengono messe in infusione, ma macinate in una polvere molto fine. Si consuma l’intera foglia di tè, che fornisce una quantità fenomenale di antiossidanti (137 volte di più rispetto al tè in infusione!).

L’origine del Matcha risale alla dinastia Tang in Cina, dove la polvere di tè verde fu introdotta per la prima volta come medicina e bevanda per i monaci buddisti. In Giappone, il Matcha è stato introdotto nel XII secolo dal monaco buddista Eisai, che portò i semi di tè dalla Cina e iniziò a coltivare il tè a Kyoto.

Amarezza?

Non esiste da Kumiko!

Se si beve un Matcha amaro, c’è un problema, e possono essercene molti:

  • La foglia di tè può essere amara se viene raccolta troppo tardi o se non vengono eliminate le venature.
  • Solo la selezione manuale dei giovani germogli garantisce un Matcha senza amarezza, diffidate del Matcha dei supermercati
  • La scelta della copertura dei cespugli di tè, ma anche la durata della copertura, sono decisive per il rilascio di L-teanina (un aminoacido che ammorbidisce il gusto del Matcha).
  • La macinazione è essenziale e deve rispettare processi che evitino l’ossidazione.
  • Il modo in cui viene “mal” conservato lo ossida e lo rende amaro.
  • Ma soprattutto l’esposizione alla luce distrugge gli antiossidanti…

Comunque, il Matcha Kumiko non è affatto amaro!

Origini

Il tè verde Matcha è un tipo di tè verde molto speciale proveniente dal Giappone. I caratteri giapponesi utilizzati per il matcha sono : 抹茶
Significa letteralmente “tè schiacciato”.
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